Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività si caratterizza per una considerevole disattenzione, mancanza di perseveranza nelle attività che richiedono un impegno cognitivo, la tendenza a passare da un compito all’altro senza completarne uno e notevole disorganizzazione.

Questa difficoltà influenza in maniera predominante due contesti significativi importanti per il bambino, la scuola e l’ambiente famigliare, interferenza con il contesto sociale.

Quali sono gli elementi che ci permettono di affermare che siamo difronte a un disturbo da deficit di attenzione/iperattività?.

Quando il bambino non riesce a prestare attenzione a particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici;  difficoltà a mantenere l’attenzione nelle attività di gioco; non ascolta; non esegue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici; presenta disorganizzazione nei compiti; avversione verso quei compiti che richiedono uno sforzo mentale protratto (casa, scuola); perde gli oggetti per i compiti; manifesta distraibilità agli stimoli esterni.

Gli elementi che evidenziano la presenza di iperattività e impulsività sono: muove in modo irrequieto mani e piedi, si dimena sulla sedia; si alza dal proprio posto in classe; si muove e salta in luoghi dove di norma non sarebbe richiesto; non gioca in modo tranquillo; parla troppo e fuori contesto; manifesta impazienza; difficoltà ad attendere il proprio turno; interrompe gli altri; non rispetta le regole sociali le regole sociali.

Alcuni studi hanno dimostrato che le manifestazioni di questo disturbo persistono nella adolescenza e nell’età adulta. Anche se l’iperattività motoria può scomparire con l’entrata nell’adolescenza, c’è una forte probabilità che le difficoltà di attenzione, i problemi nelle relazioni sociali, problemi scolastici e psicologici continueranno nelle età successive.

I bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività presentano un notevole rischio per comportamenti devianti.

Gli aspetti psicologici che sono collegati a questo disturbo riguardano l’aggressività; apprendimento e risultati scolastici; il rifiuto da parte dei coetanei; disfunzioni famigliari perché sono stati individuati elevate difficoltà di attenzione di apprendimento nei genitori di bambini affetti da disturbo di attenzione/iperattività. Interazioni stressanti tra genitore e bambini possono contribuire al mantenimento della sintomatologia e contribuire al decorso del disturbo.

Quali sono i fattori responsabili di questo disturbo?.

E’ difficile stabilire per la patologia infantile una unica causa eziologica. Gli studi in questo campo prendono in considerazione sia il rischio biologico e ambientale che fattori che, insieme alle predisposizioni personali, favoriscono lo sviluppo di un comportamento disturbato.

Per quanto riguarda gli aspetti genetici, una anomalia genetica è stata ritrovata in una piccola parte dei casi in esame.

Cosa di deve fare per affrontare questa difficoltà?.

Impostare interventi su disturbi che in un secondo momento, nel corso dello sviluppo, potrebbero risultare difficili da trattare e consultare un professionista che  possa essere di aiuto sia a voi che a vostro figlio.