L’anoressia è un disturbo del comportamento alimentare, una patologia psichiatrica caratterizzata da una distorta percezione del proprio corpo (il soggetto si vede sempre grasso anche se manifesta una magrezza eccessiva) e dall’arresto del ciclo mestruale.

L’anoressia interessa per lo più le ragazze con scarsa autostima, tendenza all’essere perfetti e ridotta autostima con una dipendenza dal consenso e dal giudizio degli altri.

Prima della comparsa dei sintomi, le ragazze manifestano un carattere accomodante e cercano di compiacere gli altri, soprattutto la madre, fino ad annullare la propria volontà.

Successivamente, queste ragazze diventano ostinate e mostrano una grande volontà grazie alla quale possono stare a digiuno seguendo diete ristrette sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

Altri comportamenti tipici sono l’iperattività fisica con molte ore di palestra, lunghe camminate, (saltellano, mangiano in piedi), e un notevole impegno scolastico che porta le ragazze ad avere ottimi voti ed essere le migliori della classe.

Cosa possono fare i genitori e gli amici per aiutare un famigliare che si trova a dover affrontare questo problema?.

E’ meglio dare dei suggerimenti che imporre delle regole. E’ importante non scoraggiarsi cercando di tollerare la frustrazione di non riuscire a dare aiuto. Incoraggiare a rivolgersi a chi è professionalmente più preparato. Evitare le etichette. Scegliere il momento giusto per parlare del problema. Se la persona si confida, cercare di ascoltarla con attenzione senza giudicarla. Non modificare il proprio stile di vita, incluso il comportamento alimentare. Focalizzare l’attenzione sulle conseguenze del problema, sulle relazioni interpersonali più che sui problemi medici. Si dovrebbe cercare di non diventare l’unica persona di riferimento del soggetto, ma ricordarsi che è una malattia complessa che deve essere affrontata da professionisti competenti.